Visita ginecologica: quando farla e come prepararsi

Come funziona una visita ginecologica di controllo, come prepararsi, ogni quanto farla e che cosa aspettarsi.

Le visite di controllo sono fondamentali sia quando noti sintomi anomali nel tuo corpo, sia per monitorare lo stato di salute dell’apparato riproduttivo e fare prevenzione. Inoltre, ricordati che le visite ginecologiche rappresentano un momento dedicato a te, durante il quale puoi fare domande sulla tua salute e sulle tue abitudini, risolvere dubbi e conoscerti meglio insieme alla tua ginecologa o ginecologo. Approccia la vista ginecologica come un’occasione per discutere con un’esperta di tutto ciò che riguarda il ciclo mestruale, la contraccezione, la sessualità, la menopausa e tutto quello che ti serve per gestire al meglio la tua vita e la tua salute, in ogni fase della tua vita.

La visita ginecologica può causare imbarazzo, sappiamo bene che spogliarsi non è piacevole e confrontarsi con un’altra persona su tematiche molto personali può essere difficile, può succedere di procrastinare, rimandare l’appuntamento perché ti senti a disagio e proprio non hai voglia, non sentirti in colpa per questo, può essere normale. Tuttavia, ricorda che la professionista o il professionista che ti segue è lì per aiutarti, non è lì per giudicarti, né metterti in imbarazzo.L’approccio professionale è non giudicante e aperto al dialogo e all’ascolto. Se così non fosse, hai il diritto di cambiare professionista. Su Geen, ad esempio troverai solo professioniste e professionisti che hanno a cuore la buona comunicazione e che hanno un approccio empatico e non giudicante.

In ogni caso, è bene non rimandare e prenotare una visita in un luogo in cui ti senti al sicuro; il tempismo di una visita ginecologica di controllo può fare ladifferenza nell’intercettazione di alcune problematiche.

Come prepararti per una visita ginecologica

Non devi preoccuparti di molto prima di una visita ginecologica, la cosa più importante è annotare i tuoi sintomi o tutte le domande che vuoi fare alla professionista, in modo che la visita sia il più utile possibile per te. Ecco alcuni suggerimenti:

  • Porta il tuo calendario mestruale: Ti verrà chiesto quando è stata la tua ultima mestruazione, a che età hai avuto il menarca (la tua prima mestruazione), se il flusso è abbondante e se il ciclo è regolare.
  • Esami e problematiche precedenti: Se hai fatto degli esami, porta con te i referti. Se in passato hai avuto problematiche specifiche o interventi, fallo presente.
  • Rapporti nei giorni precedenti: Cerca di evitare i rapporti sessuali penetrativi nelle 24 ore prima della visita e l’utilizzo di assorbenti interni, perché potrebbero creare microlesioni, irritazioni e alterazioni del microbioma vaginale. Questo è importante soprattutto se devi eseguire un PAP test o un test HPV, poiché potrebbe alterare i risultati.
  • Terapie locali e lavande: Evita l’utilizzo di creme topiche, lubrificanti e lavande vaginali, perché potrebbero causare irritazioni e alterazioni del microbioma vaginale, influenzando i risultati di eventuali test ginecologici.
  • Depilazione: Vai all’appuntamento come ti senti più a tuo agio. Nessuno ti giudicherà per l’aspetto del tuo corpo né per le tue scelte estetiche. Non saranno i tuoi peli a compromettere la tua salute; vivere serenamente la visita e fidarti del medico ti aiuterà ad avere un rapporto migliore con il tuo corpo e la tua salute.

Si può andare alla visita con le mestruazioni?

Se ti chiedi se è possibile andare alla visita con le mestruazioni, sappi che molte persone si pongono la stessa domanda. In linea di massima sì, puoi andare alla visita con le mestruazioni, soprattutto se hai un’urgenza o se il flusso mestruale inizia proprio il giorno della visita ma non l’avevi calcolato. Il flusso mestruale non ostacola una valutazione accurata della tua salute ginecologica, anzi, può fornire informazioni utili su problematiche come sanguinamenti anomali, crampi mestruali intensi o altri sintomi legati al ciclo.

Se la visita è urgente o riguarda altri problemi, come dolore pelvico, sospette infezioni oaltre preoccupazioni che richiedono attenzione immediata, non c’è motivo di rimandare l'appuntamento a causa delle mestruazioni, chi ti riceverà saprà gestire la situazione.

L’unico momento in cui è meglio evitare di avere la mestruazione è se devi eseguire unPAP test o un test HPV. Si consiglia di fare il test almeno 5 giorni dopo lafine dei giorni di flusso, perché il sangue mestruale potrebbe impedire lacorretta visione delle cellule cervicali. Se hai preso appuntamento per fare unPAP test e ti accorgi che le mestruazioni arrivano in prossimità di quelgiorno, è meglio riprogrammare un nuovo appuntamento.

Cosa aspettarti: che cosa succede durante una visita ginecologica

Quando arrivi in ambulatorio per la visita ginecologica, la prima cosa che avverrà sarà un colloquio, generalmente alla scrivania della ginecologa o del ginecologo.Durante questo colloquio ti verranno richieste alcune informazioni e potraispiegare il motivo della visita. Successivamente, potrai spogliarti; di solitoè presente un separé per metterti più a tuo agio mentre ti prepari, e poi ti sposterai sulla sedia dove verrà effettuato il controllo. Le fasi di una visitasono le seguenti:

  1. Anamnesi: Il ginecologo ti farà delle domande sulla tua storia clinica, sul ciclo mestruale e, eventualmente, sulla storia familiare, come la presenza di casi di cancro al seno. Se non conosci tutte le informazioni, non preoccuparti, porta con te quelle che hai. Questo è anche il momento in cui puoi spiegare il motivo della visita, che potrebbe essere un semplice controllo periodico o la presenza di sintomi particolari.
  2. Esame fisico: A questo punto potrai spostarti sulla poltrona per la visita. La dottoressa o il dottore controllerà l’aspetto e lo stato dei genitali esterni e poi interni. Per i genitali esterni verrà effettuata un’osservazione diretta; per visualizzare il canale vaginale e la cervice uterina potrebbe essere utilizzato uno speculum, uno strumento che dilata le pareti vaginali. Per continuare l’esplorazione vaginale interna e valutare utero e ovaie, spesso si utilizza un’ecografia per osservare meglio la situazione interna. In nessuna fase della visita dovresti sentire dolore; se sei spaventata, è la tua prima visita, non hai mai avuto rapporti penetrativi, o sai già di avere dolore durante la penetrazione, parlane serenamente. In questo modo, chi ti visita potrà valutare insieme a te se è opportuno utilizzare determinati strumenti, come decidere di non eseguire un’ecografia interna ma optare per quella esterna. In generale, in assenza di problematiche, la visita è indolore.
  3. PAP test: Se necessario, durante la visita di controllo, la ginecologa o il ginecologo potrebbe proporti di eseguire un PAP test. Questo esame consiste nell’inserire un sottile tampone, con l’aiuto dello speculum, all’interno della vagina per prelevare un piccolo campione di cellule dal collo dell’utero. Il PAP test è essenziale per prevenire il tumore al collo dell’utero e si raccomanda di eseguirlo regolarmente.
  4. Prescrizioni e consigli: Alla fine della visita, la ginecologa o il ginecologo potrebbe darti dei consigli, prescriverti ulteriori esami o indicarti delle prescrizioni mediche come medicinali, integratori o, se lo hai richiesto, contraccettivi.

Quando andare a fare la visita ginecologica e con quale frequenza.

Anche se non hai sintomi particolari o esigenze specifiche, è una buona abitudine fare una visita ginecologica di controllo ogni anno. Per una valutazione completa, è consigliabile affiancare alla visita ginecologica anche quella senologica, includendo un’ecografia al seno dai 20 anni in su e, dai 40anni in poi, una mammografia. Non preoccuparti, sarà la ginecologa o il ginecologo stesso a suggerirti questi esami durante la visita di controllo.

Se invece hai sintomi come perdite vaginali insolite, prurito, dolori durante i rapporti sessuali, ciclo irregolare, mestruazioni dolorose o abbondanti, oppure dolori pelvici o addominali persistenti, non rimandare. Così potrai chiarire ogni dubbio o individuare e trattare eventuali problematiche. Questi sintomi, infatti, potrebbero indicare la presenza di una malattia sessualmente trasmessa o una patologia dell’utero odelle ovaie. Solo una visita potrà darti una diagnosi chiara e indicarti lacura o eventuali esami aggiuntivi da fare.

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